venerdì, settembre 29


Dammi le tue mani per l’inquietudine
Dammi le tue mani di cui tanto ho sognato
Di cui tanto ho sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani perch’io venga salvato

Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo e di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve disfatta
Che mi sfugge dappertutto attraverso le dita

Potrai mai sapere ciò che mi trapassa

Ciò che mi sconvolge e che m’invade
Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
E che ho tradito col mio trasalire

Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
Questo muto parlare dei sensi animali
Senza bocca e senz’occhi specchio senza immagine
Questo fremito d’amore che non dice parole

Potrai mai sapere ciò che le dita pensano
D’una preda tra esse per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
Un lampo avrà d’insaputo saputo

Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
Taccia il mondo per un attimo almeno
Dammi le tue mani ché la mia anima vi s’addormenti
Ché la mia anima vi s’addormenti per l’eternità

Torna

Torna sovente e prendimi,
torna e prendimi amata sensazione –
quando il ricordo del corpo si ridesta
e trascorre nel sangue il desiderio antico;
quando labbra e pelle rammentano,
e alle mani pare di nuovo di toccare.

Torna sovente e prendimi, la notte,
quando labbra e pelle rammentano...


Amor - come parola essenziale
dia inizio alla canzone e la sostanzi.
Amor guidi il mio verso e, nel guidarlo,
unisca anima e sesso, membro e vulva.

Chi osa dir di lui che é solo anima?
Chi non sente nel corpo l'anima espandersi
fino a sbocciare in un vivido grido
d'orgasmo, in un istante d'infinito?

Il corpo avvinghiato a un altro corpo,
fuso, dissolto, torna all'origine
degli esseri, che Platone vide completi:
é uno, in due perfetto: due in uno.

Integrazione a letto o già nel cosmo?
Dove ha fine la stanza e giunge agli astri?
Che forza qui nei fianchi ci trasporta
a quell'estrema regione, eterea, eterna?

Al delizioso tocco della clitoride,
tutto, ecco, si trasforma, in un baleno.
In un minuscol punto di quel corpo,

la fonte, il fuoco, il miele si concentrano.

La penetrazione via via squarcia le nubi
e svela soli tanto sfolgoranti
che mai l'umana vista ha sopportato,
ma, trafitto di luce, continua il coito.

E continua e si estende in tale guisa
che, oltre noi, oltre la stessa vita,
come attiva astrazione che si fa carne,
l'idea di godere sta godendo.

E in un patir di gaudio, tra parole,
anzi di meno, suoni, ansimi, ahi,
solo un piacere in noi raggiunge l'apice:
é quando l'amore muore d'amor, divino.

Quante volte moriamo l'uno nell'altro,
nell'umida caverna vaginale,
di quella morte che é dolce più del sonno:
la quiete dei sensi, soddisfatta.

Allora si instaura la pace. Pace di dei,
adagiati sul letto, come statue
vestite di sudore, grate per quanto
ad un dio aggiunge l'amor terreno.



giovedì, settembre 28

Ho violato i vertici del sogno
perduto in nubi di passione.

Le mani corrono lievi
in aliti di vento
tra le mie emozioni,
nubi abbracciano la vetta
del desiderio.

Scendono in lente onde.

Rinasco scosso da fremiti,
mi avvolgo in te e di te
e, come boa affamato,
mi sazio del corpo che si offre.

Ho violato le ore della passione
perduto tra sogni e realtà
.


Sogno decadente
che precipita dritto fra i miei pensieri
come se si buttasse da un trampolino
adatto a tuffi di alta classe
sento fremere desideri
fuoco/acqua
dentro me viaggiano
su di un unica autostrada di emozioni
lecco la mia anima riflessa
e sento in lei ciò che sono io
santità perduta
sono persa nelle mie blasfemie
mentre vibrerò sulle tu musiche
e danzeremo]


Manchi.
Ed è come se il respiro
mi si spezzasse in due per l'assenza.
Sei nell'aria, ovunque, in ogni mia cellula.
Ho pensato alla tua mano tra le mie cosce
ieri, mentre ridevo.
Ho pensato alle tue dita tra i miei capelli
oggi, mentre piangevo.
Sei nei miei orgasmi solitari
acceleri il mio battito anche a distanza
inondandomi di Te.
Rimango incastrata tra un brivido e un sorriso
nell'attesa di riaverti.
Affondo il mio viso nel tuo odore
almeno per sentirti.
Un pò. Con me.
Solo un soffio di te, sulla mia anima.
E così

in questo perpetuo protrarsi di emozioni
eternamente mi perdo.


Manchi.
Ed è come se il respiro
mi si spezzasse in due per l'assenza.
Sei nell'aria, ovunque, in ogni mia cellula.
Ho pensato alla tua mano tra le mie cosce
ieri, mentre ridevo.
Ho pensato alle tue dita tra i miei capelli
oggi, mentre piangevo.
Sei nei miei orgasmi solitari
acceleri il mio battito anche a distanza
inondandomi di Te.
Rimango incastrata tra un brivido e un sorriso
nell'attesa di riaverti.
Affondo il mio viso nel tuo odore
almeno per sentirti.
Un pò. Con me.
Solo un soffio di te, sulla mia anima.
E così

in questo perpetuo protrarsi di emozioni
eternamente mi perdo.


sogno...
....seduti...uno di fianco all'altra...sento il tuo profumo...no, non quello che hai comprato...il profumo della tua pelle...un'aroma molto delicato...mi piace...voglio assaggiarlo...e così, incurante delle persone che mi sono intorno poggio le mie labbra dolcemente sul tuo collo...che buon sapore!
La gente intorno parla troppo...è incurante delle mie attenzioni verso di te...Sorella Luna splende alta....risplende in tutta la sua bellezza...dona colori particolari alla tua pelle...i miei sensi sono invasi da colori e profumi...ti stringo la mano...pelle di seta...la tua voce mi chiama...la sento, dolcissima...cinque sensi cinque....invasi da te...mi perdo in te...posso dirlo...non in una sola cosa...in te....punto...
Ti conosco...mi conosci...conosci il battito del mio cuore...il suo incedere elegante...
sai che vivo un'emozione....ti avvicini...i tuoi occhi...luminosi...mi sorridono....un bacio.....

mercoledì, settembre 27


Non puoi sedurmi
con quel seno arrogante - lo sai -
non ce la farai mai
con quei fianchi nudi ed eleganti
quei gesti lenti e calcolati

a sciogliere il gelo
che mi veste e mi riempie.

Se proprio vuoi posso - lo sappiamo -

rovesciarti tra le lenzuola e
condurti con me sulla cima più alta
da dove guardare il mondo.

Dimmi invece come stai
dietro i vetri dei tuoi occhiali
dentro gli specchi
della tua solitudine - siderale -
dove vedo riflessa
la mia faccia scortese e
tumefatta di pensieri dolorosi
notti insonni e giorni lenti.


Fantasticando nel giardino della bella Mori,
un ramo fiorito di prugno sul letto, fedeltà nel cuore del fiore.
La mia bocca è colma della pura fragranza di quel basso ruscello,
brume e ombre lunari mentre cantiamo la nostra nuova canzone.

Il suo profumo si mescola al mio fiore di prugno.
Ci scambiamo in pegno una carezza simile a due o tre fili d'erba.
Lei fa l'amore come una graziosa ninfa di fiume.
Questo sentimento notte dopo notte, il mare zaffiro, azzurro il cielo.

La cieca Mori canta notte dopo notte con me,
sotto le coperte, come anatre mandarine, nuove parole intime.
Ci promettiamo di stare insieme sino all'alba di salvezza di Maitreya.
Nella casa di questo vecchio Buddha tutto è primavera
.


Odo... nel silenzio un suono…è il battito irregolare del mio cuore.Guardo... nel buio l'ombra del tuo corpo.Respiro... nell'immensità della notte il tuo profumo.Sento... nelle mie mani le tue.Assaporo...le mie labbra che sanno ancora di te.Potrò mai fuggire dalla follia dei miei sensi? Vorrò mai dimenticare il colore di una notte vissuta insieme? No.Finché il cielo porterà la luna...la mia mente porterà ricordi di passione vissuta.

martedì, settembre 26


Profuma la Tua pelle
quando le passioni bruciano
si fondono i desideri
nel calore delle carni.

Prendimi e guidami
al culmine del piacere
fin al nucleo del cuore
all'essenza di questo esistere


Baciami,
baciami sulla bocca,
baciami dappertutto,
baciami all' infinito.
Voglio sentire le tue labbra
su di me per l'eternità.
Tuffati dentro me,
come il sole
si tuffa nel mare,
al tramonto.
Prendimi per mano,
insegnami a volare.
Voglio respirare
aria e nuvole.
Baciami,
prendimi,
voglio sentirti dentro di me.
Accarezzami,
dimmi che non è un sogno,
che la notte non finirà.
Baciami,
oh sì, baciami


Ho gli occhi chiusi,
perchè il buio è un amico,
ho il cuore che batte forte,
perchè i sospiri mi rincorrono,
ho la fronte umida,
perchè il calore mi avvolge.
La mente galoppa
e il desiderio mi mette all'angolo.
La mia mano esperta conosce la strada
e, lenta, si insinua verso le pieghe segrete,
e il mio corpo fa festa,
gustando il dolce finale,
ma io zittisco entrambi,
come bimbi capricciosi,
che non sanno aspettare.
Stupidi! gli dico,
non sapete che senza di Lui,
nessuno, neanche l'attesa
può farmi sua?

lunedì, settembre 25


Leggera e sospesa..
la foglia d'autunno vola senza direzione spinta da un vento delicato...
le note di una dolce e soave musica disegnano la sua danza nell'aria...
Leggera e sospesa..
si lascia andare all'indefinito indefinibile
travolta dalla sensualità delle carezze del vento...

Leggera e sospesa..
è la mia anima..
attende che il vento delicato e sensuale...
possa prenderla con se per disperderla nell'aria...
cerco il vento...
cerco la tempesta...
cerco la pioggia..
continuo a cercare ciò che sfugge...
continuo a cercare ciò che non possiedo...

continuo a cercare l'indefinito indefinibile...
giunge il vento tanto atteso...
mi prende con se..
adesso ho tutto ciò che ho sempre cercato..
Leggera e sospesa..
la mia anima si disperde e si confonde
nell'aria..
divenendo parte dell'indefinito indefinibile.


ascoltami nel silenzio

l'indiano saggio


Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare.
La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero.
Non è la strada giusta. Rifletti un poco.
Affronti allora la seconda.
Rifletti nuovamente ma non scegli ancora.
Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta.
Così non rischierai più nulla.
Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema.


Entra dentro di me, restaci
quel tanto per conoscermi
stipami di te ,rendimi capace
di volare oltre le nuvole

Entra nell'anima, respira
il mio pensiero mostrami l'alba
di un nuovo giorno ma lentamente
dove io possa naufragare le paure
affondare le radici nella terra
dissetarmi alla sorgente del tuo desiderio

Entra nel cuore
pizzica le corde di me, con me,
entra sinfonia e cullami bambina
tra le braccia tue stretta fai scorrere amore:
parlami.

Entra nella carne,

danza una lenta passione
fino a bruciare le paure dei miei pensieri
entra nell' anima mia folle
nel grembo mio distratto

Entra nella pelle fiume
che genera un nuovo giorno,
dove lo spazio non ha limiti,
e il tempo e' infinito


Viviamo ogni attimo,
apprezziamone

ogni sfumatura,
come un colorato

fiore estivo,
cogliamone ogni

particolare,
perch'e' esso


e' importante,
perche' ogni cosa,
anche la piu'

insignificante,
ha un senso,
perche' niente e'

inutile,
perche' la nostra vita

e' un attimo

nell'eternita' dell'infinito.


Vorrei stringermi a te....
cullarmi tra le tue braccia....
appoggiare la testa
sul tuo petto.....
sentire il profumo
della tua pelle
e poter vivere un
attimo indimenticabile


Quel buio che avevo dentro...
piano.... piano.....
sta scomparendo....
Sta lasciando spazio ad uno spiraglio di luce...
quella luce che anche tu
stai vedendo...
Credo che nn siamo piu'
due naufraghi allo sbaraglio..
Stiamo cercando di trovare un'appiglio...
e ci siamo quasi vicini...
io quell'isola .... con tanto verde...
quell'isola di pace e di luce.....
sto cominciando a vederla----
una sensazione nuova....
voglio vivere su quell'isola....
non so fino a quando....
non so come...
ma voglio viverla
Voglio arrivare all'isola
e' assaporare tutto cio'
che di bello possa donarmi..
li' c'e luce....
e quella luce........per me
e' importante...

sabato, settembre 23


Toccare e non guardare.....

E' stato bellissimo. Solo odore,solo sapore,solo pelle calda sulla mia bocca,sulla sua.

Le sue mani,il suo corpo fanno quello che vogliono,mi sorpredono,mi esplorano.

Ed io,inerte,assaporo il gusto della passione e aspetto il mio turno....


Gridano e stridono voci di vetro tagliente.
Non posso ascoltarli. Non ancora.
Ti prego, cantami una canzone.
Se non vuoi, lo farò io.
E colmerò di Musica questo silenzio sterile di vita.




Si dimenano e agitano brandelli di carne putrida.
Non posso guardarli. Non ora.
Ti prego, bendami gli occhi.
Se non vuoi, lo farò io.
E cospargerò di Luce questa notte orba di stelle.



So che non posso saldare un Abisso con l’Aria.
Attendimi dunque o Abisso
e lasciati attraversare senza celarmi nulla.
Non ho paura
e non posso averne
perchè sei mia creatura
mio fine e mio inizio
e solo io posso renderti pieno e scoppiettante di vita
o vuoto risuonante morte e paura
ma sempre mi appartieni
e se non voglio…
non vedrò soglia
né scorgerò mai baratro
o sentiero
che possa mai suggerirmi
tua esistenza
senza specifico
mio atto di volontà.




Resta pure Abisso
attendi millenni
che qualche perduto umano bussi
alla tua ingannevole porta
e cada
precipitando
in fondo felice e alleggerito
dalla sua responsabilità prima.
Sarò io sentinella
chiave e catenaccio
ed a gran voce gli urlerò
durante la caduta
risibili facezie
ed orrorifiche novelle
insegnandogli a scegliere
finché capirà
cadendo
che ogni sua risata o gemito di spavento
sarà soltanto un mero
gradevole
gratuito
umanissimo
spettacolo ulteriore offerto dal proprio cinema personale.




Saluti signori
il sipario cala
ma presto si replica…
Si replica
in effetti
per sempre...
Tanto
è facile
essere autore e attore…
Non sono mica stolto
come un dio
che mi attengo a sceneggiature patetiche
come canovacci di scadente commedia dell'arte...
Sono un uomo io
chiave
lucchetto
catenaccio
pubblico
sipario
e soprattutto
…Aria…


Chi non desidera
è già morto.
Chi desidera
è irrequieto
e incosciente.
Nell'irrequietezza della vita,
del desiderio,
della voglia,
solo la parola
Amore vale:
come sigillo
sulla
nostra
“petit
morte”.

giovedì, settembre 21


Se il mio desiderio
d’esserti assieme
carne e anima,
osmosi d’arie
e brezze fresche
e sapori amari.

Se il mio desiderio
giace stremato

nel mio silenzio.
E vederti
è un dolce tormento
canto e controcanto.

Se il mio desiderio
consuma notti e giorni
e sogno e fatica
e sorrisi e lacrime.
Aspettando un segno
dell’esistenza femmina.

Se il mio desiderio
si colma del tuo seno,
del tuo ventre ambrato,
del tuo pube salato,
della tua bocca rosa,
del tuo sguardo rubato.

Se il mio desiderio
sta segreto nell’oasi
del mio deserto tempo:
ecco, io so
di smarrirmi nell’eterno


Ho perso memoria
e me stesso
e nulla è più vero.
Ma le tue parole entrate
senza ritorno
saranno in eterno
come stampe
di stelle immortali…
e non dirmi
che non c’è più speranza!
Ho perso memoria
in un posto tra le dune del cielo
e resto per lasciarmi andare
nel tuo dolce pensiero.
Mi guardo ed assaporo il profumo

che da levante il vento
mi specchia in fronte
e tu, adesso riappari svenuta
adagiata sull’onda
di una mia fantasia che non muore.


E rimani uguale,
vicino alla mia piccola anima
a cercare pensieri arrugginiti,
la voce profonda un giorno perduta,
la nostra viola fiorita a ridosso
del vecchio albero.
Tienimi lontana da ciò che sono stata,
tienimi,
lasciami conoscere il segreto desiderio
di cui m’importa,
lasciami.
Non più lenti a ripulire il passato,
solo un’occhiata alle stelle,
sotto il nostro incredibile cielo.

martedì, settembre 19


Un dito leggero vola sul deserto della tua pelle,
bianca e sottile come seta appena lavata.
Un dolcissimo viaggio attraverso
i mille odori del tuo corpo,
esalazioni di pura gioia nella mie narici.
La mia bocca attraversa le dune del tuo seno
e si posa sui petali del tuo viso,
morbidi e succulenti più che mai.
Il tuo sorriso mi inonda di amore,
il tuo respiro mi dà vita
i tuoi occhi guardano nei miei
e mi chiedono la luna dell' anima.
Momenti impalpabili
scivolano sulla mia pelle calda.

Sottile scende e danza nell’aria
con un aspetto giocoso e frivolo
rinfresca la terra stanca e bruciata.

Esco allo scoperto e
godo
di questo frescore immenso,

il bagnato che mi diverte
il vento che m’infastidisce.

Armonia e leggerezza nel tempo
il sole si scioglie sopra la testa
e il calore si fa liquido.
Gocce pungenti solleticano la pelle
sradicano il desiderio.

http://www.39italia.com/ Conoscere ragazzi e ragazze - Iscriviti Gratis E-cerca Directory