Non puoi sedurmi
con quel seno arrogante - lo sai -
non ce la farai mai
con quei fianchi nudi ed eleganti
quei gesti lenti e calcolati
a sciogliere il gelo
che mi veste e mi riempie.
Se proprio vuoi posso - lo sappiamo -
rovesciarti tra le lenzuola e
condurti con me sulla cima più alta
da dove guardare il mondo.
Dimmi invece come stai
dietro i vetri dei tuoi occhiali
dentro gli specchi
della tua solitudine - siderale -
dove vedo riflessa
la mia faccia scortese e
tumefatta di pensieri dolorosi
notti insonni e giorni lenti.
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