E respirarti a labbra serrate sulle tue labbra socchiuse che t'amo sarebbe reato?
T'amo sì, col fuoco d'un vulcano inesploso, t'amo come si ama quella pioggia sottile in estate, come la sabbia bagnata dal mare. T'amo come l'albero sotto il quale mi riparo dal temporale, t'amo come s'ama la dolcezza d'un frutto o il retrogusto fruttato d'un buon rosso, t'amo di più.. e non ti lascio respiro mentre ti accompagno dolcemente sul mio letto ancora sfatto in questa mattina piovosa.. Luce grigia che filtra dalle finestre, il tuo respiro sul mio collo e le mie mani sul tuo ventre, ora ti libero, ora avrai la tua aria, ora prenderai respiro anima mia! Il mio respiro!
Frutto del piacere, frutto odoroso e succoso, il mio nettare, il mio miele dolce e profumato, questo desidero adesso, condurti lungo i pendii scoscesi delle mie colline rotonde ed imperfette ad irrigare carne affamata, tra seni e labbra, mani e guance, riempirmi di te per averti per sempre dentro di me, inarca la schiena, stringi lembi di coperta ed accompagnami in questa danza carezzandomi capelli sparsi sul tuo ventre...
Il mio canto, le mie urla, il mio silenzio.
Io t’aspetto.
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