te che venisti
come mare in tempesta
a distruggere i sogni e le speranze mie,
come furia disperata
ti abbattesti sul mio cuore,
fino a ridurlo in mille frammenti.
A te, chimera mia
a te, ora mi prostro,
fino a toccare la terra
e davanti a te mi umilio, come con nessuno,
e dico ” sono niente amore in confronto a te”.
E tu, nel tuo nirvana a me nascosto,
ti pavoneggi della tua gloria
lasciando me a interrogare gli dei
sul nostro futuro.
Ti amo e ti odio,
angelo e demone mio,
sei il giorno e la notte
l’amica e la nemica.
Ma dimmi per quanto durerà
questo crudele gioco?
Per quanto ancora reggerà il mio cuore?
Dimmi…
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