Luce azzurrata dallo stereo
musica lenta di sax dolce
e suono a occhi bassi.

Dove sei?

Seduta sui gradini del pentagramma
sgrano note di jazz
diffuso.

Armonia sensuale
divarica le cosce della notte.
Scintillii lontani e
città che non vedo,
città di neon che lampeggiano e
città di uomini senza mani.

Facciamo l’amore
come se nessuno vedesse:
in mezzo al cuore.

Toccami piano
perché sono lama affilata
di coltello.

Sfiorami con la lingua
seguendo i contorni ribelli
di questo amore.

Accarezzami con il tuo sesso
muovendoti a ritmo
di questo languido jazz blu.

Affonda le dita
nel mio lago nero,
tra cosce e mancanza.

Posami su questa città
trofeo immancabile
di solitudine.

Aspetta il nuovo sole
nel caldo del mio ventre stretto
di necessità.

Annusa la primavera che arriva
sulla mia pelle
umida di seme e sudore.

Segui il volo di gabbiani
nei miei occhi vuoti.

Riempiti le mani del mio seno
e dimentica le dita che scintillano d’eterno.

Poggia sul comodino
i tuoi sogni.

Fai l’inventario dei bisogni
e porgi il conto
tra le mie gambe tese.