Ti vedo,
fermo immagine
bloccato
nel tempo senza tempo
dei tuoi occhi,
luce continua
senza più occidente
sulla bocca sorpresa
nell’invito,
caldo, purpureo schianto
sopra glaciali, candide
distese.
Ti vedo
e più non sono
e sei soltanto
parola senza suono,
siamo ombre leggere,
danzanti, esangui
corpi nell’amplesso
che finge il mio respiro,
vento che s’alza
da lande inabitate,
in un soffio si perde
e non raggiunge il cielo.
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