Distesa e insonne colgo un sogno
e afferro una stella,
sulle ali della notte con lei vorrei volare
inseguendo il desiderio
di questa notte chiara
che ancor mi porta arsura,
al calice dell’amore vorrei bere
il dolce nettare dei tuoi baci,
e cogliere l'attimo affinchè non fugga via
lasciandomi in bocca l'assenza di te.
Sotto lo sguardo della pallida luna
giaccio distesa, sulla pelle
il fuoco di un vulcano mi consuma,
dai seni fiumi di lava scorre,
incandescente magma anela all’oblio
cercando il tuo mar, che contener lo possa.
Come un'onda ti muovi
sulle ali di un sogno
su di me ricadi in candida spuma,
profumi avvolgenti di passioni celate
ondeggiano tremanti
attraversate dal brivido
di una antica danza,
e nel chiarore lunare
solo il respiro aleggia lieve
nella notte di luna e di stelle.
Le nostre mani
rimangono strette a un sogno
le dita intrecciate,
come a voler trattenere,
ancora per un istante,
la stella del desiderio.
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