Il giorno viene senza poesia
il coraggio non mi riscalda piu'
dentro me muore la speranza
sto vivendo con l'inganno...
un mattino mi sveglio e mi chiedo
cos'e' la mia vita:
vento che non sa muovere foglia
da quando mi accontento di sopravvivere
ora il destino maledetto
non vuole restituirmi la giovinezza
e nel cuore lo stringo il dolore, fratello mio
e la colpa la conosce solo Dio...
a che serve lamentarsi tra gente straniera?
le ansie si confessano agli amici
perchè mai ho acceso questo fuoco qui dentro di me
se non ho il coraggio di bloccarlo?
corro cercando la voglia di esistere
ma la trovo addormentata
ed io so provare soltanto tristezza
troppo presto stai tramontando, o mio tempo
pero' non dirmi ancora addio!
mi sento cosi' labbra di neve
uccidendo il mio tempo prigioniero
ferito ma ancora vivo sto pensando a te...
nel viso mi hanno scritto "forestiero"
la mia vita è gia' dimenticata
volo come un uccello infreddolito, senza nido,
ma tu mi hai chiamato accanto a te
risali, sapore della mia terra
a dirmi che sono sempre tuo figlio:
solo tu puoi ridarmi l'anima perduta
con la voce antica della mia casa!
tu hai svegliato la mia anima giovane
amata e bella, quindici anni di allegria
fammi godere un ballo tondo
suona forte, giorno e notte,
non lasciarmi piu'...
e la nostra compagnia scende cantando,
scende guardando la finestra di Maria
torno a sfidare, come la prima volta,
faccia a faccia nel focolare
il mio destino...
il mio paese risplende da lontano,
sembra festeggiare il mio ritorno
tu che hai capito, mi hai perdonato,
mi hai confortato con la tua dignita'
la devo a te la mia vita,
l'orgoglio di salvarmi ogni giorno
un mattino vestito a nuovo
respiro pensando a te...
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