Stanotte ho ingoiato l'universo,
diesis di vetro celeste
incastonati a
crudo sulle tonsille.
Ho pianto spine di rose,
marchiato il silenzio di
baci.
Sono scivolata sotto ombrelli
di carta pistacchio
mentre due
fragoline fucsia
le pungevano la maglietta.
Ho fatto sogni di carta
velina,
succhiato le stelle tra le sue cosce sgocciolanti.
Rotolano giù
dal soffitto i miei pensieri,
si attorcigliano a vocali e perline.
Toglimi l'anima con un dito.
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