giovedì, settembre 14


quasi l’alba…poi giorno.
L’impressione del cerchio, della sinusoide.
Cosa ci porta ad essere vicini e poi ad allontanarci.
Il silenzio. Fingere ancora di essere vicini. Eppure
ci deve essere un silenzio che unisce, ma non il
nostro. L’impressione è quella di una finzione. Ciò
che vorremmo che fosse. Ciò che eravamo e non siamo
più.
E poi la bellezza di sentire un sentimento nuovo,
buono…per il tuo nemico.
Cosa cerchiamo…quell’essenza incredibile di essere
capaci di volere bene o volere il bene. L’unico
sentimento che conta anche se gli altri non lo
sapranno mai.
Essere se stessi…che ipocrisia. Non c’è assurdità più
ambigua. Essere l’altro, una necessità. Essere buoni,
un imperativo ontologico. O solo un rimasuglio di
qualche cosa da dimenticare.
Nulla è il più grande effimero ideale.
L’emozione e l’illusione hanno la stessa natura e non
c’è nulla che non si possa scegliere di governare. Che
assurdo quando l’emozione è razionale, che impossibile
che non sia così. La passione dell’illusione di
Baudrillard…
Non siamo. Crediamo o forse sogniamo di essere e
dietro questo sogno si perde la nostra vita. Eppure
quanto è forte la necessità di tutto ciò e quanto
facile perdersi e riperdersi senza speranza. È quanto
di più simile all’istinto di sopravvivenza…l’istinto
del sogno, pur sapendo che tutto è illusione. È come
in quei vecchi film in cui ci si risvegliava dalla
realtà che non era che sogno. Un sogno in un sogno.
Dio sa se la felicità è per noi o se il nostro
destino è di correrle dietro, insieme a tutti e a
tutto il resto in una farsa senza fine che chiamiamo
vita.

http://www.39italia.com/ Conoscere ragazzi e ragazze - Iscriviti Gratis E-cerca Directory