Il corpo mentale è il veicolo dell’Ego che risiede nel corpo causale e dove si esprime col pensiero astratto; il corpo di cui parliamo, quantunque sia il veicolo della coscienza sul piano mentale inferiore, “lavora” ugualmente nei corpi astrale e fisico dell’uomo; l’Ego si esprime e agisce come Osservatore distaccato, tramite l’intelletto.
È bene tenere presente che la quinta razza, la nostra, nello stadio attuale di evoluzione, sta sviluppando il corpo mentale concreto.
Le seguenti suddivisioni sono fatte a scopo di analisi e di studio, perché in effetti il Sé è Uno, per quanto varie possano essere le forme nelle quali si manifesta. Il mentale dell’uomo si divide in due parti distinte:
• Il corpo mentale concreto, con cui esprime i pensieri concreti.
• Il corpo causale, con cui esprime i pensieri astratti e i princìpi.
Il corpo mentale concreto è composto dai quattro sottopiani inferiori, mentre il corpo causale o mente superiore è formato di materia mentale dei tre sottopiani superiori. Esso contiene anche essenza elementale del secondo regno elementale.
Il corpo mentale è ovoidale e si proietta al di là del corpo fisico, formando un aura che aumenta di volume o dimensione a misura che l’uomo evolve.
Da notare che l’Ego agisce per mezzo del corpo mentale e tramite il sistema cerebro-spinale, mentre il sistema nervoso simpatico è strettamente legato al corpo astrale.
Principali funzioni del corpo mentale:
• Serve da veicolo al Sé allo scopo di concretizzare il pensiero.
• Esprime tali pensieri concreti per mezzo del corpo fisico, agendo attraverso il corpo astrale, il cervello eterico e il sistema cerebro-spinale.
• Sviluppa i poteri di memoria e immaginazione.
• Serve, man mano che l’evoluzione procede, quale veicolo separato di coscienza sul piano mentale.
• Assimila i risultati delle esperienze raccolte in ciascuna vita terrena e passa la loro essenza all’Ego, che è il vero uomo vivente nel suo corpo causale
L’unità mentale o atomo permanente, cuore e centro del corpo mentale, rimane stabile durante tutte le incarnazioni. Esso appartiene a uno dei sette raggi e ha il compito di conservare i risultati di tutte le esperienze acquisite durante le incarnazioni.
Quando l’uomo ha imparato a seguire soltanto gli impulsi del Sé, il suo corpo mentale diviene un riflesso del causale.
Il kama-manas (desiderio-mente) è il sé personale dell’uomo; è il manas inferiore che conferisce la nota individuale, per cui la personalità riconosce se stessa come “io” e, diventando intellettuale, si crede un’entità separata da tutti gli altri esseri, e non si rende conto dell’unità esistente al di là dei suoi sensi.
Le impressioni ricevute dal corpo astrale sono meno durature da quelle ricevute dal corpo mentale che le riproduce costantemente, servendosi della memoria e dell’immaginazione.
Il manas inferiore, quando conquista e sottomette kama (il corpo emozionale), diventa la guida delle più elevate facoltà mentali.
La certezza di poter dirigere se stessi proviene dalla consapevolezza che la natura superiore può dominare quella inferiore, quantunque quest’ultima opponga una strenua resistenza. Questo avviene quando il volere dell’uomo, che proviene dall’interno, padroneggia le circostanze esterne, perché guidato dalle esperienze accumulate.
Con il controllo di kama, il manas superiore diventa sempre più capace di trasmettere gli impulsi provenienti dall’Ego e che fluiscono nel cervello mediante il manas inferiore. L’Ego si manifesta soltanto quando le tempeste sono finite e la calma è profonda, solo allora “la Voce parla”.
L’Ego o Anima, quantunque sia onnisciente sul suo piano, nei mondi inferiori lo è solo in latenza, e raramente il manas inferiore afferra qualche lampo nel cervello fisico della conoscenza proveniente dal corpo causale, sorgente principale di ogni sapienza.
Bisogna tenere presente che quando il corpo mentale è colpito da un’onda pensiero, sorge una tendenza a produrre un pensiero simile a quello sorto nella mente di chi a dato origine all’onda e la sua potenza dipenderà dalla forza e dalla chiarezza con cui è stata costruita.
Tutti coloro che pensano hanno quindi una grande responsabilità, perché inevitabilmente i loro pensieri colpiranno una grande quantità di gente. Perciò noi dobbiamo costantemente irradiare pensieri d’amore, di calma, di pace, di aiuto e di buona volontà, servendoci della potenza del pensiero.
La potenza di pensiero di più persone formulata all’unisono è sempre più potente della somma dei loro pensieri separati, perciò è estremamente utile che ci siano riunioni costanti di gente capace di generare forme-pensiero di alto livello.
La produzione di forme-pensiero avviene seguendo alcuni principi:
• La qualità del pensiero determina il colore.
• La natura del pensiero determina la forza.
• Il carattere definito del pensiero determina la chiarezza dei contorni della forma.
• La forza del pensiero e dell’emozione determina la grandezza della forma-pensiero
• La durata dipende dal sostentamento che le viene fornito, dopo essere stata generata, mediante la ripetizione del pensiero, sia da parte del creatore che da parte di altre persone.
Se il pensatore è molto evoluto e il suo pensiero è potente, la forma-pensiero si innalza al di sopra del piano mentale, ammantandosi di materia del piano buddhico, costituendo una grande forza benefica.
Ogni individuo produce tre tipi di forme-pensiero:
• Quelle che, non essendo concentrate né sul pensatore, né particolarmente dirette su altre persone, sono lasciate dietro come una specie di scia che segna la sua strada.
• Quelle che, essendo concentrate sul pensatore, ondeggiano attorno a lui e lo seguono ovunque egli vada.
• Quelle che escono come un dardo dal pensatore dirette verso uno scopo o un oggetto definito.
La forma-pensiero della prima categoria, se non viene in contatto con nessun altro corpo mentale, gradatamente esaurisce la sua forza e quindi svanisce.
Nella seconda categoria il cervello eterico non vi partecipa affatto, perché la trasmissione avviene direttamente tra un corpo astrale ed un altro.
Nella terza categoria il pensatore dirige la sua forma-pensiero direttamente e deliberatamente sul corpo mentale di un altro pensatore. Questo, quando l’umanità avrà sviluppato il mentale superiore, sarà il sistema di comunicazione del futuro. Esso è già adoperato dai Maestri nell’istruire i loro allievi
Una forma-pensiero mandata da una persona ad un’altra rappresenta un vero e proprio trasferimento di una certa quantità di forza e di materia dal trasmittente al ricevente. Essa trasmette un’idea completa e definita, trasferendo l’esatta natura del pensiero a coloro che sono preparati a riceverla.
Una forma-pensiero d’amore o di protezione, diretta fortemente verso un’altra persona (la distanza non conta), raggiunge questa e rimane nella sua aura come uno scudo ed un agente protettore , rinforzando le forze animiche e indebolendo quelle “nemiche” che premono su di lei. Non c’è migliore difesa di un cuore ed una mente puri per proteggerci e proteggere dagli assalti “nemici”, perché, avendo dei corpi raffinati o sottili, essi non possono rispondere alle vibrazioni dense e grossolane.
Quando l’uomo sviluppa, crea, dirige e adopera le forme-pensiero coscientemente, la sua potenza è ovviamente molto accresciuta, perché egli può usarla quale agente della propria volontà.
La differenza tra il pensiero buono e quello cattivo dipende dal tipo di essenza elementale influenzata, che può essere più o meno fine. Ricordiamoci che anch’essa evolve mediante l’azione esercitata dai pensieri umani.
Il pensiero può essere trasmesso tramite telepatia diretta tra due cervelli eterici, due corpi astrali e due corpi mentali. Un pensiero produce delle vibrazioni, prima nel corpo mentale, poi nel corpo astrale, quindi nel cervello eterico e finalmente nelle molecole dense del cervello fisico. Con le vibrazioni , l’eterico è influenzato e le onde passano verso l’esterno, finché incontrano un altro cervello ricevente che, a sua volta, le trasmette ai corpi astrale e mentale, arrivando così alla coscienza.
La ghiandola pineale è l’organo di trasmissione del pensiero, ed è possibile accelerarne lo sviluppo in modo che possa adempiere la sua specifica funzione. Nel mondo mentale vi sono dei centri di pensiero il cui contenuto può essere ricevuto da coloro che sono sufficientemente forti e perseveranti. Essi offrono le seguenti possibilità:
• “Vedere” i diversi pensieri e seguirne le tracce fino a coloro che li hanno emessi e riceverne nuovi insegnamenti.
• Conoscere la verità nella Mente universale: questa può essere percepita da coloro che abbiano raggiunto l’unione cosciente con la Divinità o quanto meno se ne possono vedere i riflessi che sono alla portata di chiunque sia dotato di una mente capace d’innalzarsi a Lei.
L’uomo deve lavorare seriamente all’educazione del pensiero e a non lasciarlo vibrare a proprio capriccio; egli deve lasciare passare soltanto i pensieri che vengono dalla sua Anima : quando saprà mantenere la sua mente ferma, viva, vigile e in uno stato di assenza di pensieri, potrà manifestare la più alta coscienza.
L’aspirante deve esercitarsi deliberatamente nell’arte di pensare, in modo che possa influenzare un ambiente più vasto e produrre un effetto molto più grande di coloro che non sono esercitati.
Il corpo mentale dell’uomo è soggetto alle leggi dell’abitudine, come lo sono gli altri veicoli; quindi se lo abituiamo ad un determinato tipo di vibrazione, impara a riprodurlo facilmente e con prontezza, perché agisce come una calamita per tutti i pensieri simili ai suoi, arricchendo così di continuo il contenuto del suo mentale.
È l’ignoranza che permette l’indisciplina mentale, la conoscenza invece ci da la possibilità di controllare e porre sotto il nostro dominio il corpo mentale, tramite la volontà..
Il corpo mentale deve essere purificato e messo in condizioni di lavorare organicamente, per prepararlo alle facoltà occulte, come creare forme-pensiero e vederle per chiaroveggenza, e se anche non si è capaci di vederle, esse sono nel corpo mentale comunque; per questo è molto importante mantenere un grado elevato di purezza ed equilibrio mentale.
Dopo aver appreso la capacità di funzionare coscientemente nel corpo mentale, l’aspirante apprenderà a percepire il carattere illusorio dell’ “io personale” , a identificare se stesso con l’uomo reale, l’Ego, a vivere nel corpo causale e in seguito ad unirsi al “Padre celeste”.
La circolazione dell’energia mentale nella coscienza degli uomini, dipende dal corretto uso della mente e dalla proiezione della sua luce, sotto forma di illuminazione, a condizione che manteniamo sgombro il canale fra la mente inferiore e la superiore, e così prendere contatto col centro di conoscenza, sia esso l’Anima, la Triade spirituale, il Maestro o la Gerarchia.
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