Ogni pietra leviga i nostri angoli imperfetti.
Ci sono pietre che fermano l'acqua,
ma l'acqua non muore, riparte.
Traghettati come barchette di carta nella corrente
ci affanniamo tra le rapide
della nostra gioventù scrosciante,
fra cascate e mulinelli,
e speriamo solo in una placida foce.
Che resterà di tanta impavida boriosa e solerte ambizione?
Argento vivo
disciolto nell'immensità.
Quando il fiume è stanco diventa piatto
e somiglia più a un mare,
perché il mare vi entra e ne prende possesso.
È la vita che si arrende di fronte all'infinito.
Così tutte le vite:
il tempo le inghiotte come un mare,
il mare dell'esistenza.
Ma ogni fiume sa che
è l'acqua che scivola piano
quella che giunge al mare"